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Il grand tour e le origini del 3D. La fotografia dell’800

A Villa Pisani a Stra la mostra “Il grand tour e le origini del 3D”. 300  immagini stereoscopiche raccontano un percorso mitologico nell’Europa dell’800

La visione in 3d non è affatto una tecnica dei nostri giorni, pochi sanno che col nome di “stereoscopia” risale alla prima metà dell’800 quando veniva usata soprattutto per i reportage di viaggio. Una mostra in Villa Pisani a Stra racconta l’epoca d’oro della stereoscopia attraverso 300 scatti originali.

Si intitola “Il grand tour e le origini del 3d” ed  è un viaggio affascinante nel tempo e nello spazio. Nel tempo, perchè ha luogo più di cento anni fa, tra il 1860 e il 1920. E nello spazio, attraverso l’Europa e il Mediterraneo, dai fiordi norvegesi alle piramidi dell’Antico Egitto, alla scoperta di un mondo che non esiste più, dove Istanbul si chiamava Costantinopoli e a Roma si poteva assistere alle esecuzioni capitali con ghigliottina.

Ed è un viaggio straordinario, in 3D: tecnica oggi diffusa al cinema e in televisione, ma inventata nella seconda metà dell’800. Allora si chiamavano stereoscopie, ma l’effetto era lo stesso: “entrare” nelle immagini, quasi a toccare con mano cose e persone, sentendosi dentro a quel luogo, in quel preciso momento.

La mostra è promossa dalla Direzione del Polo Museale del Veneto, curata dal Prof. Alberto Manodori Sagredo, è organizzata da Munus in collaborazione con il Museo del Precinema – Collezione Minici Zotti, Padova e Link Campus University di Roma ed è patrocinata dal Comune di Stra.

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