Cultura e Spettacolo

Festa sull’Acqua: dalla voga alla gastronomia. Protagoniste le tradizioni veneziane

Festa sull’Acqua: oltre un centinaio le imbarcazioni tipiche coinvolte nel corteo . e più di 500 vogatori. La prima domenica di Carnevale a Venezia

Colori, maschere, remi e tanti, tantissimi sapori differenti, il tutto nel segno della più spiccata tradizione veneziana. Dopo le incredibili suggestioni di ieri sera, sabato 11 febbraio 2017, quando in Rio di Cannaregio hanno sfilato le performance galleggianti di Corona Events, stamattina ad animare il centro storico per la prima domenica del Carnevale di Venezia 2017 ci hanno pensato le spettacolari imbarcazioni del Coordinamento Associazioni Remiere Voga alla Veneta, “travestite” per l’occasione, e gli stand gastronomici dell’Associazione Esercenti Pubblici Esercizi (A.e.p.e.), riportando decine di migliaia di residenti e turisti ad affollare le rive tra il ponte delle Guglie e quello dei Tre Archi, in una festa davvero all’insegna della “venezianità”.

Oltre un centinaio le imbarcazioni tipiche coinvolte nel corteo, tra sandoli, caorline, mascarete e gondolini, con allestimenti scenografici a cura del laboratorio “Mistero Buffo”, e più di 500 vogatori, chi nei costumi della Commedia dell’Arte, chi in abiti rinascimentali. Ma non mancavano neppure travestimenti più giocosi: da vigili, personaggi famosi, lottatori di sumo e altri ancora. Il corteo acqueo salpato da Punta della Dogana alle 11, ha raggiunto il Rio di Cannaregio a mezzogiorno, dopo il doveroso alzaremi sotto il ponte di Rialto. Protagonista, dietro alla gigantesca Pantegana carica di palloncini, la “Peàta” del Leon, che ospitava il Sindaco Luigi Brugnaro, il delegato alle Tradizioni Giovanni Giusto e il direttore artistico del Carnevale di Venezia Marco Maccapani, oltre al gruppo musicale di Lucio Bisutto. A fare da apripista l’assessore al Turismo Paola Mar e Ermelinda Damiano, Presidente del Consiglio comunale, che si sono messe ai remi in una tradizionale “peata”.

Altrettanto impressionanti i numeri di A.e.p.e., che a titolo gratuito ha offerto, in una ventina di stand per cinquanta ristoratori lagunari, cento damigiane di vino e 10mila “cichetti”, oltre a piatti di baccalà, bigoli in salsa, risotto, e ancora “fritòle”, “galani”, baicoli e ogni sorta di dolce tradizionale. A dare il via, al pranzo in fondamenta, lo “svolo della Pantegana”, che ha riempito il cielo di palloncini rossi e gialli.

“Questo appuntamento è ormai fondamentale per il Carnevale di Venezia, e per la sua buona riuscita non possiamo che ringraziare tutte le associazioni remiere della città, che con il loro lavoro mantengono concretamente vive le tradizioni storiche della laguna, oltre a regalarci la visione di queste splendide imbarcazioni – ha spiegato Piero Rosa Salva, amministratore unico di Ve.La Spa – La fortissima risposta del pubblico conferma come sia giusto che la festa parta da qui e sia dedicata e organizzata dai veneziani che ancora vivono la città ogni giorno”.

“Vedere una simile partecipazione è sempre molto emozionate – ha quindi aggiunto Marco Maccapani– Adesso però l’appuntamento è per l’apertura di piazza San Marco, che quest’anno si trasformerà anche in una grande sala da ballo per gli aperitivi all’ombra della basilica: mi aspetto che sempre più veneziani, per allora, indossino maschere e costumi e contribuiscano a loro volta a rendere unica l’atmosfera cittadina”.

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