Cultura e Spettacolo

Festa della Sensa 2016: al via il gemellaggio con Firenze

Festa della Sensa 2016: il sindaco Brugnaro consegna Il Premio osella d’oro

A 50 anni dall’alluvione del 1966, Venezia e Firenze sono di nuovo unite, questa volta per un’occasione di festa. A dare avvio al Gemellaggio Adriatico tra le due città è stato questo pomeriggio, nella Sala dello Scrutinio di Palazzo Ducale, il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, che ha consegnato al primo cittadino fiorentino, Dario Nardella, il gonfalone di San Marco e l’anello d’oro dello “Sposalizio del mare”. Presenti alla cerimonia, tra gli altri, anche il consigliere delegato alla Tutela delle tradizioni, Giovanni Giusto, gli assessori comunali al Turismo, Paola Mar, e al Bilancio, Michele Zuin, il presidente del Comitato Festa della Sensa 2016, Giorgio Suppiej, il sindaco di Lesina, Rino Budrovic, la città gemellata con Venezia lo scorso anno, e l’amministratore unico di Vela Spa, Piero Rosa Salva.
“Celebrare la Festa della Sensa – ha esordito Giusto – non è folclore o mera rievocazione storica; è rinnovare ancora una volta quel patto tra Venezia e il mare che non ha mai perso il suo significato”.

Sul legame secolare tra Venezia e l’acqua si è soffermato anche il sindaco Brugnaro: “Un legame saldo – ha spiegato il primo cittadino – che fa parte della nostra tradizione e che ha contribuito a rendere grande Venezia. Penso ad esempio all’Arsenale, dal quale, grazie ad un’organizzazione del lavoro che anticipava la catena di montaggio, potevano uscire molte più navi rispetto ad altre città. Al mare però deve essere legato anche il futuro di Venezia, con la creazione di un grande sistema portuale del nord Adriatico che possa attirare le navi transoceaniche e diventare motore di sviluppo per la nostra città e per il mondo intero”.

“A Firenze – ha poi sottolineato il sindaco – ci lega proprio il tema dell’acqua, in particolare quest’anno in cui ricorre il 50esimo anniversario “dell’acqua granda”, l’alluvione che il 4 novembre 1966 colpì entrambe le città. Se non è ben gestita, l’acqua può causare gravi disastri: dobbiamo lavorare perché tragedie come quella non si ripetano e per farlo dobbiamo poter avere in gestione il Mose”.

Orgoglio, dolore e ambizione sono state le tre parole chiave dell’intervento del sindaco Nardella. Orgoglio per essere primi cittadini di due città, Venezia e Firenze, che non sono solo dei veneziani e dei fiorentini ma di tutto il mondo e che per questo vanno ancora di più custodite e tutelate; dolore per le vittime dell’alluvione del ’66, che richiama alla responsabilità di operare perché le città che devono fare i conti con l’acqua, mare o fiume che sia, siano difese; ambizione di continuare ad essere all’altezza delle generazioni passate, non solo custodendo il patrimonio culturale che ci è stato consegnato, ma anche lavorando per farne una leva economica importante per il rilancio del Paese.

Il pomeriggio è poi proseguito con la tradizionale cerimonia della consegna del Premio osella d’oro, promosso dal Comitato Festa della Sensa 2016, che quest’anno compie 50 anni, e assegnato ogni anno a tre personalità che si sono distinte nell’ultimo anno in azioni o comportamenti di valorizzazione, fedeltà e attenzione ai valori di Venezia. Le tre oselle – ricordo delle antiche monete d’oro fatte coniare dal Doge – sono andate quest’anno a Giuseppe Del Ben, direttore generale dell’Ulss 12, per aver restaurato e restituito alla città la Scuola Grande di San Marco e il Museo dell’Anatomia, Luca Casaril, maestro d’ascia, e Luisa Conventi, per aver recuperato l’antico mestiere delle “impiraresse”.

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