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Bloody Money: la “Dama di Mezzo” respinge le accude

Bloody Money, i collegamenti veneti tra la Dama di mezzo e l’ex camorrista. La Guardia di Finanza apre le indagini. La Dama dichiara di essere stata vittima di una truffa

C’è un seguito riguardo l’inchiesta Bloody Money di Fanpage. La donna che nel quarto video del giornale on line Grazia Canuto si dichiara disposta a pulire denaro della mafia si è difesa sulla pagine del Gazzettino spiegando di essere stata vittima di una truffa. Una truffa a cui è stata al gioco fino in fondo per vedere cosa sarebbe successo, e poi si sarebbe rivolta alla magistratura.

Intervista da Michele Fullin quella che ormai è stata definita la dama di mezzo e che vive a Treviso ha spiegato che sapeva che non avrebbe trovato denaro nella valigia. Se fosse stata una trattativa vera avremmo firmato dei documenti ha dichiarato.

Avevamo capito ha continuato che si trattava di un provocatori, riferendosi a Nunzio Perrella un ex camorrista. Ha citato il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro solo per provocarlo.

Montatura o no l’inchiesta è stata presa sul serio a Venezia, tanto che la procura ha aperto un’inchiesta e i parlamentari di Liberi e Uguali hanno presentato un’interrogazione al premier Gentiloni. Il sindaco in questo momento si trova in Giappone e il suo staff definisce grottesco e sconcertante il video in cui il sindaco appare di spalle alla donna e non entra mai in contatto con lei.

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