Faccia a Faccia

Faccia a Faccia: CRC Group

CRC Group: Christian Rampazzo e Gianattilio Casellato, titolari del gruppo, ci spiegano l’importanza delle innovazioni nel loro settore.

In questa puntata di “Faccia a Faccia” incontriamo il CRC Group, società formata dai nostri due ospiti, Christian Rampazzo, titolare dell’azienda Hotel Market, e Gianattilio Casellato, titolare della ditta Sjfa, e da un terzo collaboratore, titolare di un’altra azienda storica del territorio, il cui magazzino è stato prelevato dal nuovo gruppo. Il Gruppo CRC è il primo centro di forniture alberghiere del Nord Est, nato a Jesolo con lo scopo di avere un potere d’acquisto superiore rispetto alle singole aziende e fornire, quindi, prodotti migliori al cliente. Rampazzo, laureato in ingegneria informatica, ci spiega che le esigenze delle nuove generazioni incidono sulle scelte delle strutture alberghiere che devono adeguare le loro forniture alla moda. L’azienda Hotel Market, specializzata in arredo per l’interno e l’esterno delle strutture alberghiere, è stata fondata dai genitori di Rampazzo e da allora il mercato è molto cambiato: all’epoca, ad esempio, una terrazza durava 15 anni, mentre ora dopo due anni è già vecchia. Oggi, l’esigenza del turista è diventata molto più importante e le strutture hanno bisogno di essere sempre fresche e nuove. Nell’era di Internet, spiega Casellato, il turista è molto più esigente che in passato perché ha la possibilità di verificare come cambia la moda e cerca sempre la novità che l’azienda deve reperire nel mercato, frequentando fiere sempre nuove. Recentemente sono stati installati a Jesolo degli ombrelloni a energia solare, da un prototipo nato già nel 2000. 1600 ombrelloni automatizzati, 400 dei quali sono già operativi, verranno installati nello stabilimento balneare “Manzoni”, determinando un evento importante sia per effetto scenico sia sotto il profilo del risparmio di fatica da parte degli operatori e dei turisti stessi. La punta dell’ombrellone, infatti, è dotata di un dispositivo che ha sulla sommità un pannellino fotovoltaico che prende energia dal sole e alimenta un gruppo di batterie ricaricabili che danno energia alla scheda elettronica che comanda l’argano elettromeccanico che, attraverso un cavetto metallico, permette l’apertura e la chiusura dell’ombrellone. Questi ombrelloni utilizzano energia pulita e sono comandati con un radiocomando, ma si sta realizzando una app per poterli comandare anche da computer e smartphone. Ciò darà più autonomia al cliente che potrà aprire e chiudere da sé il proprio ombrellone. Rampazzo ci racconta un fatto curioso legato alla nascita di questa sua invenzione: il tutto sarebbe frutto di una scommessa davanti a un aperitivo tra tecnici e operatori di spiaggia volta a far incontrare la tecnologia con un mestiere tradizionale, come quello del bagnino. Il dispositivo installato su questi ombrelloni si chiama “Solex”: i primi prototipi erano in modellazione di ampiezza e il segnale arrivava fino a un certo punto, mentre i nuovi modelli sono in modulazione di frequenza e ciò permette a ogni ombrellone di essere anche radioripetitore per far sì che con un unico telecomando si possano pilotare fino a 4000 ombrelloni. Casellato ci spiega che i costi per l’installazione di innovazioni come questa negli stabilimenti sono sostenuti dai consorzi, ma sono recuperati a breve perché si ha una minore spesa opere il personale di spiaggia. I bagnini, così, avranno più tempo per dare altri servizi ai clienti e da Roma alcuni avvocati hanno fatto delle segnalazioni per avere degli sgravi INAIL per chi investirà in sistemi che mirano ad alleviare le fatiche dell’operatore. L’azienda di Rampazzo lavora su più fronti: ha, infatti, brevettato un accessorio per il lettino da mare, il “Sun Seat”, uno schienale molto apprezzato dai turisti. Il lettino, infatti, negli anni ha rimpiazzato la sedia a sdraio, ma lo svantaggio di questo è che il lettino permette di stare solo sdraiati: con il “Sun Seat” si risolve questo problema e si può stare comodamente seduti anche in due su un lettino. A Roma, uno stabilimento ha adottato schienali doppi da posizionare sui lettini per creare un lounge bar serale. Questo prodotto serve anche a risparmiare spazio perché applicato al lettino esistente permette di non dover portare sedie in più e di poter raddoppiare i posti sotto l’ombrellone, facendo risparmiare i clienti che possono dividere la spesa di un ombrellone per 4 invece che per 2. Casellato ci illustra un’altra innovazione, ma stavolta nel campo delle hotellerie: una posata porcellanata a marchio CRC, in acciaio 18/10 di produzione italiana, in cui si notano molto meno le rigature. La posata non risulta lucida, ma satinata perché le viene spruzzata sopra della polvere di porcellana che la rende perfetta anche con il passare del tempo. Il CRC Group è molto attento alle novità perché il mercato è sempre alla ricerca di innovazioni. Attualmente vi sono clienti del gruppo CRC che investono sulle novità per portare prodotti nuovi per i loro ospiti nelle strutture alberghiere: la prima cosa che viene stuzzicata è l’occhio. Poi viene il palato: molti alberghi ora propongono dei menù alla carta. In questo ambito Rampazzo ci parla di un’altra sua creazione, il “Nemù- l’altra faccia del menù”. E’ un sistema che permette al cliente di una struttura di ristorazione di consultare il menù su tablet, di vedere le foto dei piatti e avere traduzioni in 12 lingue. Il cliente, con questo sistema, può controllare anche a che punto è il suo ordine. “Nemù” ha altri due aspetti positivi: lo stimolo all’acquisto impulsivo, senza dover aspettare l’arrivo del cameriere, e il fatto che il gestore può aggiornare continuamente il menù in base alle pietanze che ha esaurito o che ha introdotto al momento.

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