Sempre più vicino l’appuntamento con gli Oscar: grande favorito “La La Land”, il nostro Gianfranco Rosi si smarca, ma intanto potrebbe vincere un Cesar.
Cresce l’attesa per l’89/a edizione degli Oscar, assegnati a Los Angeles, dalla Academy of Motion Picture Arts and Sciences. La sensazione è che “La La Land” di Damien Chazelle avrà la meglio sulla concorrenza: è il film ideale per celebrare tutto ciò che gira intorno a Hollywood e con 14 nomination è presente nella maggior parte delle categorie principali.
Degni comprimari sono: “Arrival” diretto da Dennis Villeneuve e “Moonlight”, di Barry Jenkins, entrambi a quota otto candidature, mentre si sono fermati a sei “La battaglia di Hacksaw Ridge”, di Mel Gibson, “Manchester By The Sea” firmato da Kenneth Lonergan, e “Lion” di Garth Davis, a parte quest’ultimo, gli altri cinque gareggiano per la Miglior Regia.
Quella di quest’anno si preannuncia come un’edizione in cui non mancheranno discorsi politici e frecciatine, soprattutto alla politica di Trump con cui Hollywood non è per nulla in linea, né battute sopra le righe del conduttore Jimmy Kimmel, che faranno saltare più di qualcuno sulla poltrona.
Intanto il nostro principale candidato, Gianfranco Rosi mette le mani avanti: «Per favore non parlate di delusione. Se perdo domenica non sarà una delusione. Tutto questo è già un successo», ha detto il regista di “Fuocoammare”, già Orso d’Oro a Berlino, in corsa per il titolo di Miglior Documentario.
Ma Rosi è in lizza – nella stessa categoria – anche per i César che l’Académie des Arts et des Techinques du Cinéma assegna stasera a Parigi. Qui il favorito è “Elle” di Paul Verhoeven, forte di ben 11 nomination, tra cui Miglior Film, Miglior Regia e Miglior Attrice Protagonista nella persona di Isabelle Huppert che pera sua interpretazione ha già vinto il Golden Globe ed è candidata agli Oscar.
