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Corte dei Conti: casse del Casinò di Venezia precarie

La Corte dei conti ha depositato la propria relazione sul bilancio del 2014 del Comune di Venezia. ll Casinò è andato in rosso di 40 milioni

Impietosa analisi della corte dei conti del bilancio del Comune di Venezia. L’anno orribile è stato il 2014 quello, in cui gli arresti per le tangenti del Mose hanno fatto cadere la giunta Orsoni e tutt’ora i debiti contratti in quell’anno pesano come macigni. Il Casinò è andato in rosso di 40 milioni, i famosi derivati  ossia la finanza creativa scelta dalla giunta Costa e avallata dalla giunta Cacciari ha generato altri sei milioni di perdite, mentre il patto di stabilità è stato sforato per 56 milioni di euro.

Luigi Brugnaro si difende; abbiamo recuperato da allora 30 milioni di euro, ma il buco ereditato complessivamente è pari a 800 milioni. I giudici hanno inviato un documento a Ca’ Farsetti in cui rilevano che la situazione del Casinò è precaria. I debiti della casa da gioco non sono stati messi da parte in previsione della vendita decisa da Orsoni, ma ora Brugnaro non è dello stesso avviso e ora c’è da far fronte ai 40 milioni di euro degli stipendi, e non aiuta il dimezzamento dei ricavi. Dal 2006 al 2014 sono passati da 192 a 96 milioni di euro.

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