Cultura e Spettacolo

I “procrastinatori”, conosciamoli

Si è svolto a Chicago un summit degli scienziati che studiano i “procrastinatori”, fenomeno in crescita che riguarda il 20% della popolazione occidentale.

«Non rimandare a domani quello che puoi fare… dopodomani». Potrebbe essere il motto del 20% degli adulti occidentali che possono essere definiti dei “procrastinatori”, un fenomeno al centro della “Procrastination Research Conference“, il raduno mondiale di chi studia l’arte del rinvio, tenutosi a Chicago. Per gli esperti, un fattore cruciale di questa abitudine è un immotivato terrore del giudizio degli altri, al punto che il procrastinatore preferisce crearsi degli handicap, soprattutto ridursi all’ultimo minuto, in modo da avere una scusa per le cose fatte male.

Ci sono altri che rimandano tutto il più a lungo possibile pensando di dare il meglio di sé quando sono sotto pressione, ma si sbagliano! Dei test cognitivi su questi “leoni dell’ultimo minuto” mostrano che le loro performance sono inferiori a quelle degli altri, anche se, in fase di autovalutazione, sono convinti di aver svolto bene le prove.

Un comportamento osservato soprattutto nei ragazzi dalle superiori all’università, spiega Maria Sinatra, docente di psicologia generale all’Università di Bari, che ha fatto parte del panel della conferenza: «In termini strettamente freudiani, non fanno più “l’esame di realtà”, ossia non sembrano capaci di valutare realisticamente il loro comportamento e preferiscono rimandare il confronto con quello che potrebbe rivelarsi un brutto voto».  

Fra le cause del fenomeno i genitori che, invece di seguirli, usano i regali come surrogato della loro presenza, però così facendo ogni volta che si profila un qualsiasi ostacolo sul loro cammino, i ragazzi si paralizzano e rinviano il più possibile. Ma è tutta la società che ci sta instradando verso la procrastinazione, ad esempio i siti di e-commerce ci premiano con forti sconti se compriamo all’ultimo minuto, e gli incentivi offerti per compilare in tempo le dichiarazioni dei redditi o la revisione dell’auto sono solo negativi: «Bisognerebbe sperimentare invece incentivi per chi fa le cose con largo anticipo». 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Disattiva AdBlock per sostenerci

Televenezia ogni giorno mette a disposizione informazioni e contenuti gratuiti. La libertà d'informazione deve essere sostenuta e Televenezia lo fa anche grazie ai banner pubblicitari. Sostienici e disattiva AdBlock