Due film italiani in primo piano per questo weekend al cinema: “Il vegetale” con Fabio Rovazzi e “Ella & John” di Paolo Virzì, ma ci sono anche “L’ora più buia” con il vincitore del Golden Globe Gary Oldman e il commovente “Un sacchetto di biglie”.
Dopo l’ottimo esordio di “Benedetta follia” di Carlo Verdone, che la settimana scorsa ha incassato tre milioni e mezzo di euro in quattro giorni, il cinema italiano è in primo piano anche in questo weekend con la coppia formata da Gennaro Nunziante (il regista che ha firmato tutti i successi di Checco Zalone) e il “cantante” Fabio Rovazzi per “Il vegetale” (trailer), esilarante storia di un giovane neolaureato che non riesce a trovare un lavoro, alle prese con un padre ingombrante (Luca Zingaretti, interprete del commissario Montalbano) e una sorellina capricciosa e viziata.
Poi c’è il film “americano” (girato oltre Atlantico, in lingua inglese) di Paolo Virzì: “Ella & John“, sottotitolo The leisure seeker, che in realtà è il titolo originale, il soprannome del camper con cui Donald Sutherland e Helen Mirren andavano in vacanza coi figli negli anni ’70. Invecchiati, lui è malato di Alzheimer, lei ha un cancro in fase terminale, per curarsi dovrebbero rassegnarsi a vivere separati e invece scappano, a bordo del vecchio camper, per un viaggio struggente.
“L’ora più buia“, di Joe Wright, schiera il vincitore del Golden Globe Gary Oldman nei panni di Winston Churchill nelle prime settimane da primo ministro del Regno Unito, agli inizi della Seconda Guerra Mondiale, quando nonostante l’allora strapotere nazista, rifiutò la resa e guidò il Paese alla riscossa contro Hitler.
Stesso periodo storico, del resto ci stiamo avvicinando alla Giornata della Memoria, per “Un sacchetto di biglie“, le vicende reali (dall’omonimo romanzo best seller di Joseph Joffo) di due giovani fratelli ebrei nella Francia occupata dai tedeschi che, con astuzia, coraggio e ingegno, riescono a sopravvivere alle barbarie naziste e a ricongiungersi alla famiglia.
