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Alta tensione: revoca ospitalità per i profughi

Alta tensione nella notte. Profughi dirottati a Spinea. Il prefetto di Venezia, Carlo Boffi, ha annunciato che firmerà la revoca dei diritti all’ospitalità nei confronti dei profughi

Carlo Boffi, questa mattina ha annunciato che entro oggi firmerà la revoca dei diritti all’ospitalità nei confronti della sessantina di migranti che ha trascorso la notte nella sede della cooperativa C.S.S.A di Spinea in via del Commercio.

Significa che non avranno più alloggio, pasti e servizi, come l’insegnamento della lingua italiana. Intanto al termine di un giovedì di alta tensione con due malori e un tentato suicidio è di nuovo intervenuto il patriarcato offrendo un edificio della Caritas per la notte

Ai 57 in cammino da lunedì si erano aggiunti i 12, che hanno rifiutato di trasferirsi nella sede della Croce Rossa di Jesolo, perché convinti che in quel sito siano stati riuniti i profughi malati. In serata otto sono ritornati a Conetta. Oggi sono riprese le trattative, ma Boffi è apparso irremovibile. Non intende concedere di più di ciò che ha promesso, ossia altri cento trasferimenti. Vuole rispettare il criterio di anzianità di ingresso al campo e dunque chi sta marciando resterebbe a Cona.

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