È in arrivo il freddo. Veritas consiglia dunque di proteggere i contatori dell’acqua che, soprattutto a Venezia, si trovano all’esterno o in luoghi non riparati.
Il nevischio della notte, scomparso dalle strade la mattina, ha, invece, attecchito sulla sabbia di Jesolo e il video che mostra il magico manto bianco che sfuma nell’acqua diffuso stamane in rete è diventato virale.
La neve della notte scorsa è soltanto l’inizio di una scenario da notte artica che durerà per giorni, secondo i meteorologi. Sul triveneto sta scorrendo un fiume di aria gelida, il Buran, che farà crollare le temperature a meno dieci gradi e porterà vento forte sulle coste.
Nella notte tra venerdì e sabato, assieme all’arrivo dell’acqua alta, forse comparirà altra neve e, questa volta, potrebbe rimanere. Dopo una tregua sabato e un po’ di instabilità domenica, arriveranno il sole e le temperature siberiane.
Secondo alcuni siti il freddo ricorderà il grande gelo registrato a Venezia nel ’29 nel ’56 e nell’85 che ha ghiacciato la laguna. Se sull’intensità sono tutti abbastanza d’accordo rimane incerta la durata.
All’origine di questa ondata di freddo polare c’è un fenomeno chiamato stratworming, un surriscaldamento della stratosfera in area polare che si è propagato alla troposfera, più vicina al suolo, spaccando a metà il vortice polare. Una parte è finita sul Canada e l’altro sull’Eurasia e, al posto del vortice, si è insediato un anticiclone che ha spinto le la lingua d’aria ghiacciata anche verso il triveneto. Nel frattempo il polo nord sta sperimentando temperature quasi estive.
