A Domanda Risponde

Giovanni Battista Mestriner, sindaco di Scorzé

Il sindaco di Scorzé, Giovanni Battista Mestriner.Il comune è grande ma la forza per gestirlo manca.

Nuova puntata di A domanda risponde. Quest’oggi Eduardo Sivori ha invitato, all’interno della piccola rubrica “Primo Cittadino”, il sindaco di Scorzé, Giovanni Battista Mestriner, che ci parlerà un po’ della vita di questa cittadina. Con i suoi 19.000 abitanti, Scorzé è solo al 50° posto nella classifica dei comuni veneti, in tutto 578. È un comune abbastanza ristretto, certo, ma conta ben 5 frazioni sotto il suo patrocinio: Gardigiano, Peseggia, Cappella, Scorzé come capoluogo e Rio San Martino. Sicuramente servirebbe una forza maggiore per gestire il comune, anche perché i suoi abitanti sono abituati a poter avere rapporto diretto con l’Amministrazione e a poter anche andare a parlare personalmente con il sindaco, cosa che a Venezia, ad esempio, sarebbe impossibile: troppi demoltiplicatori. Una politica come quella veneziana potrebbe minare un po’ la figura del sindaco: egli dovrebbe essere il primo cittadino, un riferimento, poiché rappresenta lo Stato all’interno della quotidianità cittadina. Essere sindaco vuol dire indubbiamente anche fare politica, ma politica concreta, sui problemi seri della città, non quella “vera”, che oramai si fa anche nei bar. Sivori fa una domanda a Martiner: dato che si deve fare politica… il caso delle slot machine? Come viene affrontato dall’Amministrazione comunale di Scorzé? Il primo cittadino si dimostra piuttosto preoccupato a riguardo: se da una parte ha riempito le casse dello Stato, data la normativa vigente a riguardo, dall’altra invece ha completamente distrutto le famiglie alle prese con i malati di ludopatia. E nonostante siano state emesse delle ordinanze comunali che limiteranno l’orario di gioco alle slot, gli strumenti a livello locale risultano essere ancora pochissimi, soprattutto considerata l’influenza della pubblicità a favore del gioco d’azzardo. Ma se non siamo nemmeno disposti a spendere i nostri soldi per educare i giovani su sentimenti e doveri civici, figuriamoci se lo saremmo su una che verte sul gioco e sulla sua pericolosità! Difatti, a conferma di tutto ciò, la ludopatia colpisce solo gli strati deboli della società, che affidano ad una fantomatica fortuna la loro ascesa sociale. Ma non solo la mania del gioco affligge il comune di Scorzé: vi sono problemi di tossicodipendenza e di smercio di droga, probabilmente causati sia dall’immigrazione, che sta infastidendo parecchio la popolazione locale, sia dal poco controllo che oramai i genitori esercitano sui figli. Problemi di traffico, causati dal brutto (ma necessario) posizionamento di Scorzé, all’incrocio di due tangenziali, che verrà risolto però entro fine anno con una nuova tangenziale e probabilmente con nuove rotonde. Tuttavia, pur essendo questi problemi abbastanza gravi da suscitare la nostra preoccupazione più seria, dobbiamo pur sempre illuderci, illuderci che tutto questo possa essere superato. Tutto questo deve rappresentare una sfida per l’Amministrazione, un’Amministrazione che, spera Mestriner, nonostante alcune scelte sbagliate fatte in precedenza, abbia offerto ai cittadini, oltre ad un contatto diretto con il Sindaco e i suoi collaboratori, anche alcune piccole rivoluzioni ed un nuovo inizio.

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